Il
testo di Murakami narra la storia di Toru, uno studente giapponese
che trascorre i suoi anni universitari vivendo occasioni uniche
e vicissitudini irripetibili. Egli incontra personaggi di ogni
genere: soggetti mediocri, malati, frustrati, ma anche fragili, soli
ed emarginati ed a ciascuno regala il suo tempo. Toru è un bel personaggio, altruista, ingenuo, che si fa coinvolgere nelle situazioni più disparate ed
ascolta in modo critico e riflessivo ogni frase dei suoi diversi
interlocutori. Il suo silenzio è attento e vigile, non usa filtri
per giudicare, le sue parole sempre sincere e vere. Toru si fa amare fin dalle prime pagine perché con la sua sensibilità e il suo tocco di riflessività, riesce a sopravvivere nell'incertezza del quotidiano.
Maturità e adolescenza, illusioni e concretezza, vita e morte, razionalità e pazzia, realtà ed evanescenza sono tutti valori che si scontrano nel testo. L'autore è riuscito, grazie al suo linguaggio discorsivo e fresco, a catapultarmi in un piccolo squarcio di mondo da qualche parte del Giappone postmoderno.
Maturità e adolescenza, illusioni e concretezza, vita e morte, razionalità e pazzia, realtà ed evanescenza sono tutti valori che si scontrano nel testo. L'autore è riuscito, grazie al suo linguaggio discorsivo e fresco, a catapultarmi in un piccolo squarcio di mondo da qualche parte del Giappone postmoderno.
Toru
perde il suo migliore amico che si suicida inspiegabilmente, viene
allontanato da Naoko che rappresenta il suo legame affettivo più
profondo, vive la sua conflittualità con Midori che lo accompagna
nei momenti di reale lucidità, si lascia trasportare dalla musica di
Reiko che lo cattura e lo solleva.
Toru
non studia mai, tira su uno stipendio lavorando part time come
cameriere senza lamentarsi. Preferisce vivere, passeggiare,
pranzare con amici, riflettere, trasformarsi lentamente in uomo
maturo senza incappare dentro rivoluzioni emotive.
Toru
cammina verso la vita: il suo incedere è sempre surreale e sognante.
Quando fa la sua scelta tra Naoko e Midori il suo animo si lacera in
mille contrapposizioni interiori che esaltano la sublime possenza
della razionalità sulle emozioni. Toru si arrende agli eventi o
sceglie la sua direzione ?
Mi
sono chiesta anch'io infatti: la vita è un susseguirsi di necessità
o un percorso da tracciare giorno dopo giorno? Le occasioni capitano
o si cercano? quanto conta la nostra volontà di fronte alla vita e
alla morte che scorrono inesorabilmente davanti i nostri occhi?